martedì 2 febbraio 2016

Non ci siamo persi...



Eh no, come tutte le cose, la programmazione, l’organizzazione, sono fondamentali, ma poi abbiamo scoperto che i nostri cugini francesi, dopotutto - essendo cugini - tantissimo diversi da noi italiani non sono, e così, sbarcati a Cluny


una settimana prima di Natale abbiamo trovato mille cose ancora da fare, pavimenti da posare, impianto elettrico ed idraulico da realizzare, porte da stuccare e dipingere dovendo, ovviamente, sincronizzare l’arrivo di molti prodotti e delle attrezzature da cucina.
A complicare le cose, oltretutto, le “vacanze” di Cluny: qui dal 22 di dicembre al 4 di gennaio, tutti pensano a restare in famiglia per il Natale.

Poco male, ci siamo fatti su le maniche ancora ed abbiamo presidiato il cantiere, tra telefonate con fornitori, email, contro-email con trasportatori e chi più ne ha…
Abbiamo trascorso la vigilia di Natale, l’ultimo dell’anno, e tutte le possibili feste comandate qui, “a bottega”, perché se nella vita qualcosa di difficile non c’è, toglie un po’ di sapore alle cose buone.

Il 2 gennaio abbiamo terminato di assemblare le sedie ed i tavoli, rustici come tutto il locale è,

E la piccola sala ed il locale iniziavano a prendere un po’ di forma e di carattere, con la posa delle mensole per esporre i prodotti e le lampade, la realizzazione della finestra passavivande che accede alla cucina, il montaggio delle porte basculanti tra il corridoio e la cucina ed il primo allestimento della cantina in cui stoccare i prodotti.



Che fatica, ma quanto entusiasmo nel vedere che ciò che avevamo immaginato iniziava a prendere vita, dimensioni, colori, così come ci eravamo immaginati…

A metà gennaio è arrivata, dall’Italia, tutta l’attrezzatura per la cucina, frigorifero, cuocipasta, tavolo armadiato, cappa, lavastoviglie e lavandino, vetrina espositiva, e dopo aver scaricato il camion carico di tutta questa merce, siamo risuciti a montare – e come avremmo fatto senza Renato? - le attrezzature che potevamo senza l’ausilio degli artigiani che ancora avrebbero dovuto effettuare gli allacci agli impianti…


La terza settimana di gennaio ci ha permesso di installare, finalmente, la nostra insegna!!!

Speriamo piaccia e vi piaccia, è qualcosa di semplice e che, in qualche modo, vuole evocare, come abbiamo già scritto, il senso di ospitalità e di spontaneità di chi, forse senza esperienza, ha tutte le buone intenzioni e propositi per accogliere viandanti, vagabondi e senza meta che sono curiosi di assaggiare qualche sapore ricercato e particolare che non è così semplice da trovare, né in Francia, né in Italia…

martedì 8 dicembre 2015

Lo strano oggetto...crowdfunding



Quando abbiamo iniziato a pensare a questa nostra idea, ci siamo scontrati, per forza, con il nostro “salvadanaio”. 


L’abbiamo rotto e, nonostante questo, abbiamo dovuto rivolgerci alla famiglia (un grande grazie a Rosy e Renato!) per affrontare gli impegni finanziari e di investimento che ci consentiranno di sbarcare – ormai a giorni – in questo nostro Sogno.

E poi…perché non pensare anche al crowdfunding?

Strana parola anglosassone per indicare uno strumento che permette di avviare una campagna di raccolta fondi online per finanziare i propri progetti.

Ma non solo: vuol dire qualcosa di più “intimo”, raccontare la propria Idea ed anche la propria storia condividendola con la propria gente, con i propri amici ed una piccola o grande comunità, tentando di coinvolgere un cerchio ampio di persone per realizzarla.

Sostenere un tale progetto vuol dire partecipare attivamente ad una nuova comunità economica, permettere la crescita di un progetto e sostenere la crescita di idee, storie e sogni che “nascono dal basso”, insieme, in modo condiviso, attivo e senza strani intermediari!

In ultimo, ma non ultimo, crowdfunding significa avere una contropartita, un ricompensa per la propria donazione in beni e servizi. Insomma, un motivo in più per venirci a trovare, per vedere come ci saremo sistemati e per godervi un paese meraviglioso ed una regione spettacolare.

E per noi cosa significa?
Se riusciamo in questa sorta di colletta, ognuno dei partecipanti avrà, appunto, in cambio qualcosa, e per noi vorrà dire avere della liquidità per permetterci di rendere ancora migliore, già da subito, il nostro piccolo locale.

Se volete sostenerci, anche solamente allargando questa nostra iniziativa fra la cerchia delle vostre conoscenze, anche sui social media, noi siamo qua e, in ogni caso, vi ringraziamo:



domenica 29 novembre 2015

I Vini - Montalbera



Quando abbiamo iniziato a selezionare i prodotti da proporre all'interno de La Locanda, ci siamo soprattutto soffermati a pensare a quali esperienze personali abbiamo fatto nel corso degli anni, quali fossero i momenti di incontro con cibo e vino che ci hanno lasciato qualcosa, come piccoli mattoni a costruire la conoscenza.

Pensando al vino, pareva troppo semplice rivolgerci a vitigni blasonati, a cantine "troppo facili" da ricordare, e che, a volte, non lasciano quel segno inconfondibile ma soprattutto indelebile, nella loro scoperta di sapori e di profumi nella nostra memoria.

Ormai diversi anni fa, quasi per caso, ci siamo imbattuti nella degustazione di un vino che, per molti, noi inclusi, era un completo sconosciuto: il Ruché di Castagnole Monferrato.
 

Questo vino, ora vero fiore all'occhiello della viniviticultura astigiana, deriva da un vitigno di nobilissime ed antiche origini, - la tesi più accreditata è che il Ruché derivi da antichi vitigni dell’Alta Savoia -. I suoi sentori floreali di rosa e viola, le note fruttate di albicocca e la speziatura che emerge con l’evoluzione lo rendono immediatamente riconoscibile nel bicchiere.

Per la completezza di produzione, per gli elevati standard qualitativi uniti all'attenzione per la tradizione, e, non ultimo, per l'esperienza personale, diretta e continua, abbiamo selezionato il Ruché di Castagnole Monferrato DOCG dell'Azienda Agricola Montalbera, 175 ettari di vitigni tra Monferrato e Langhe.

"Rigore e progettualità. Interpretazione e terroir. Queste sono le basi della filosofia produttiva Montalbera."

Un vino, insieme ad altre eccellenti produzioni Montalbera, quali la Barbera, il Grignolino, il Nebbiolo da Barolo, il Moscato ed il Viognier, che vi invitiamo a scoprire anche da noi, a La Locanda.

per saperne di più:
Sito web Montalbera

La Pasta - Pastificio dei Campi

Quale prodotto meglio esprime, nel mondo, l'immagine e la tradizione italiana, se non la pasta?

Numerosi prodotti, diversi marchi, una moltitudine di formati...ma, volendo proporre alta qualità e cura dei particolari, non potevamo non rivolgere la nostra attenzione ad un prodotto che avesse il marchio di origine I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) e ad un'Azienda che non solo esprimesse le rigide regole produttive di tale marchi, ma che ne rappresentasse la cura, nella filiera della produzione e nella distribuzione di un terroir.

Forse non tutti sanno che l'unica pasta italiana ad ottenerne il marchio, è la Pasta di Gragnano Igp, prodotta unicamente con semola di grano duro e acqua della falda acquifera locale, naturalmente nel Comune di Gragnano, in provincia di Napoli.


Un rigido processo produttivo di impasto e gramolatura, di estrusione attraverso trafile in bronzo, di essiccazione - che, a  seconda dei formati avviene a una temperatura compresa tra 40 e 80°C, per un periodo compreso tra le 6 e le 60 ore - porta al confezionamento unicamente in astucci di cartone o sacchetti trasparenti od in packaging realizzati con materiale di origine vegetale od altro materiale riciclabile consentito dalle norme comunitarie.

Come anticipato, ci siamo rivolti ad un'Azienda realmente unica per la cura di tale processo - certificata Made in Italy 100% - i cui giovani imprenditori ci hanno affascinato per l'innovazione nell'arte del fare la pasta forti del valore della tradizione, e che consente loro la creazione di un prodotto davvero eccezionale, - non a caso scelto dai più grandi Chef stellati in tutto il mondo - unico al mondo per aromi, sapore e consistenza:

 Pastificio dei Campi


"Qualità, artigianalità, rispetto della tradizione."
Gli stessi valori in cui crediamo fortemente e che ricerchiamo nei nostri partner.

Tanto ci è bastato per volervi proporre non un prodotto, ma un tesoro che, se vorrete, potrete scoprire, nel suo cammino attraverso il sistema di tracciamento della filiera produttiva - sul sito del Pastificio dei Campi -, semplicemente indicando il formato di pasta e la scadenza, nella sua totale genesi, dal campo di semina, al granaio, al mulino fino al pastificio,

Rigatoni, bucatini, trofie, spaghetti e numerosi altri prodotti che vi invitiamo a scoprire anche da noi, a La Locanda.

Sito web Pastificio dei Campi

giovedì 26 novembre 2015

Nomi...e dintorni...

Una delle prime scelte che ci siamo trovati ad affrontare, è stata, ovviamente, quella di darci un nome ed un logo.

Dopo qualche dibattito famigliare - anche senza utilizzo di armi - siamo arrivati ad individuarne un paio o tre che ci piacevano parecchio, ma, alla fine, abbiamo facilmente trovato un accordo che entusiasmava entrambi: 


La Locanda



Il luogo trae la sua origine dall'osteria, dove, già nell'antica Roma, venivano serviti cibi e bevande, e grazie alla cui evoluzione si è giunti, appunto, alla locanda, dove si poteva mangiare, bere e trovare ospitalità.

Non abbiamo stanze da offrirvi, ma sicuramente non vogliamo essere solo un punto di ristoro, volendo accompagnarvi in un viaggio, anche breve, di sensazioni diverse, nuove, curiose, regalandovi tutta la nostra ospitalità.



"Dopo esserci ristorati gli occhi col panorama, la bocca e il petto col vino." 
von Goethe - Viaggio in Italia

"La locanda Almayer è un non-luogo, che si affaccia su un non-mare, in un non-tempo; e insieme è il Luogo per eccellenza, punto d'arrivo di una miriade di destini che al loro tempo storico, e alle stimmate della loro natura, vogliono disperatamente sfuggire, ponendosi per un verso o per l'altro oltre il limite."

Alessandro Baricco

Benvenuti chez nous!

Benvenuti...

su questa pagina, innanzitutto e, speriamo, prossimamente nel nostro locale...

tutto nasce dalla passione per la cucina, per il cibo, per il piacere di stare a tavola condividendo parole, pensieri, cibo e del buon vino...

tutto nasce da un piccolo grande sogno di abbandonare ritmi di vita che non ci appartengono, riprendendoci finalmente una dimensione umana...

tutto nasce anche dall'amore per una regione che, da tempo, frequentiamo in lungo ed in largo, la Borgogna, in Francia, un mare collinoso di vitigni, in cui il calore del sole estivo e la densità della nebbia autunnale rendono buoni acini, botti ed anche gli uomini...


e allora basta incontrare un piccolo locale, nel centro di un altrettanto piccolo, ma meraviglioso paese, Cluny, con tutta la sua storia, la sua eclettica inclinazione a miriadi di microcosmi...et voilà, ci si rimbocca le maniche e si cambia vita...

ora è così, come l'abbiamo trovato...



poi...sarà troppo piccolo per essere definito "ristorante", sarà troppo poco capiente per diventare un "negozio" di prodotti italiani, ma sarà abbastanza grande ed ospitale per accogliere chi, viandante, avrà voglia di sedersi ad un tavolo, assaggiare un buon vino, degustare qualche chicca ma soprattutto, lasciarsi andare ad una piccola esperienza di ospitalità, convivialità e curiosità...

stiamo per aprire...

à bientôt!